Eleonora Rossi Drago, il fascino della «Signora»

Eleonora Rossi Drago (1925-2007), pseudonimo di Palmina Omiccioli.

Palmina Omiccioli da Quinto al Mare, classe 1925, era la «Signora del cinema italiano». Con il nome d’arte di Eleonora Rossi Drago visse anni brillanti. Due Nastri d’Argento, bagni di popolarità, una sensualità altera che in poche potevano sfoggiare.

Si fa notare per la prima volta a Miss Italia, nel 1947. Gareggia al fianco di altre future star: Lucia Bosè (che vincerà il titolo), Gianna Maria Canale e Gina Lollobrigida. Ma la sua avventura di reginetta dura poco: quella splendida ragazza genovese è una sposa di guerra e ha già un figlio, deve essere squalificata. Poco male: Cinecittà la reclama a gran voce.

In Persiane chiuse (1951) di Luigi Comencini duetta con Giulietta Masina, in Le amiche (1955) di Michelanagelo Antonioni con Valentina Cortese. Perfino Luchino Visconti la vuole. A teatro, per un memorabile Zio Vanja di Checov. Saranno però Pietro Germi (Un maledetto imbroglio, 1959) e Valerio Zurlini (Estate violenta, 1960) a regalarle i ruoli più intensi.

L’arrivo degli anni Sessanta mette in crisi la carriera di Rossi Drago. Due soli acuti: lo sceneggiato televisivo La Cittadella (1964) e il kolossal La Bibbia (1965) di John Huston. Troppo poco per rimanere in sella alla celebrità. Anche il teatro sembra voltarle le spalle. Eleonora allora si affida al suicidio: nel 1971 prova a farla finita con il gas, ma il nobiluomo siciliano Domenico La Cavera le salva la vita.

Si sposeranno due anni più tardi e vivranno insieme a Palermo, dove l’attrice muore nel 2007, a 82 anni. Lontana dal cinema e dai rotocalchi. Solo uno splendido nome d’arte a ricordare quel passato da diva.

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3 commenti su “Eleonora Rossi Drago, il fascino della «Signora»”

  1. paoloclaudio Says:

    WRONG PICTURE! THAT’S NOT ELEONORA ROSSI DRAGO

  2. m. rosaria pavone Says:

    una bellezza e classe che queste quattro attricette italiane di adesso se la sognano.


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